Vista Annebbiata Cause

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La pianta Digitalis purpurea in un disegno di Franz Köhler

L'intossicazione digitalica è un avvelenamento che si verifica quando vengono assunte dosi eccessive di digossina, digitossina od altra sostanza digitalica (farmaci che derivano da piante del genere digitalis, in particolare la Digitalis purpurea o lanata). I glicosidi digitalici possiedono un basso indice terapeutico, cioè uno stretto margine tra le concentrazioni di farmaco che determinano l'azione terapeutica ricercata e le concentrazioni tossiche.I soggetti affetti da intossicazione digitalica presentano spesso sintomi aspecifici quali affaticamento, visione offuscata, cambiamento nella visione dei colori, anoressia, nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, cefalea, vertigini, confusione mentale e delirio.

In corso di intossicazione si possono verificare caratteristiche alterazioni dell'elettrocardiogramma: tra le più frequenti vi sono certamente la bradicardia (la più frequente alterazione dei parametri vitali nell'intossicazione) e un allungamento dell'intervallo PR. Igo primo pna 480x272 psp.

Sintomi e segni[modificamodifica wikitesto]

Il tempo di latenza dei sintomi da intossicazione digitalica è di circa 1-6 ore dopo assunzione orale del farmaco e 5-30 minuti dopo somministrazione endovenosa. Nella pratica clinica si riscontra una notevole variabilità del periodo.In caso di intossicazione, le manifestazioni più frequenti sono a carico del tratto gastrointestinale e consistono in:

  • vomito (di origine centrale e spesso incoercibile)

Molto frequenti sono anche i sintomi a carico del sistema nervoso ed in particolare:

  • obnubilamento del sensorio
  • disorientamento spazio-temporale
  • agitazione psicomotoria
  • manifestazioni psicotiche
  • allucinazioni visive

Altri sintomi comprendono:

  • offuscamento della vista
  • aloni di colore giallo o verde intorno agli oggetti

Le manifestazioni che coinvolgono il cuore possono risultare estremamente pericolose, sia per il possibile aggravamento di un preesistente scompenso cardiaco, sia per le aritmie inducibili dal farmaco.È frequente l'aumento progressivo del potassio plasmatico che conduce ad iperkaliemia, a causa del blocco della pompa Na-K-ATPasi.

Elettrocardiogramma[modificamodifica wikitesto]

Elettrocardiogramma che mostra il caratteristico aspetto 'scavato' del tratto ST

Le aritmie cardiache sono probabilmente il segno più caratteristico e pericoloso dell'intossicazione digitalica. Esse sembrano strettamente correlate alla concomitante ipokaliemia.

  • bradicardia sinuale[1]
  • prolungamento dell'intervallo PR
  • riduzione in ampiezza dell'onda T
  • depressione ed accorciamento del tratto ST
  • extrasistolia ventricolare
  • bigeminismo[2]
  • fibrillazione atriale[3][4][5]
  • Torsioni di punta[6]
  • tachicardia ventricolare[7] e tachicardia ventricolare bidirezionale[8][9]
  • dissociazione atrioventricolare
  • tachicardia atriale parossistica con blocco[10][11]
  • turbe della conduzione fino al blocco atrioventricolare completo.[12]

Trattamento[modificamodifica wikitesto]

Confezione di Fab antidigossina utilizzabile per trattare l'intossicazione digitalica

Il trattamento più semplice ed urgente (anche se spesso inefficace) consiste nella lavanda gastrica, anche se vi è già stato vomito spontaneo.[13][14][15]

È anche possibile ricorrere alla somministrazione di carbone vegetale attivo[16] oppure di colestiramina, una resina a scambio ionico che si è dimostrata efficace nell'interrompere il circolo entero-epatico dei glicosidi digitalici.[17][18][19]

Se compare bradicardia grave, si può tentare la somministrazione di atropina per prevenire il blocco AV completo.[20][21]
Nei soggetti che manifestano aritmie ventricolari non associate a blocco AV, può risultare efficace la somministrazione di lidocaina.[22][23]In caso di blocco AV, può essere efficace la somministrazione di fenitoina che non interferisce con la conduzione AV.[24][25][26]Le aritmie sopraventricolari possono rispondere ai farmaci beta-bloccanti, i quali però possono aggravare i danni alla conduzione. Le torsioni di punta rispondono al trattamento con magnesio, un noto riattivatore della pompa sodio-potassio, inibita in corso di intossicazione digitalica.[27][28][29][30]In passato è stato proposto anche l'uso di chelanti del calcio (ad esempio l'EDTA sodico).[31][32][33]

Gli unici antidoti efficaci in caso di intossicazione da digossina sono i frammenti anticorpali (Fab) di antidigossina che consentono l'inattivazione del tossico. L'infusione per via endovenosa di Fab antidigossina lega infatti le molecole di digossina libera presenti nel sangue e le rende inattive, inoltre le estrae dai tessuti biologici nei quali si sono distribuite. Il complesso inattivo Fab-digossina viene poi eliminato rapidamente per via urinaria.[34][35][36][37]

È possibile misurare nel sangue, con particolari metodi di analisi, la concentrazione della digossina libera (la quota farmacologicamente attiva) e distinguerla dalla digossina totale (libera + quota legata ai Fab).La digossina totale nel corso del trattamento può rimanere a livelli elevati fino a quando tutta la digossina, circolante e rimossa dai tessuti, non viene eliminata dall'organismo.

Mortalità[modificamodifica wikitesto]

La mortalità può essere estremamente elevata: nei casi gravi può superare il 20% ed è dovuta principalmente alle aritmie cardiache che conducono all'arresto cardiaco.

Note[modificamodifica wikitesto]

  1. ^ AS. Abraham, J. Menczel, Letter: Brady-tachy syndrome with prolonged retrograde conduction due to digitalis and propranolol intoxication., in Chest, vol. 67, nº 5, maggio 1975, pp. 627-8, PMID 1126215.
  2. ^ C. FISCH, ATRIO-VENTRICULAR (A-V) DISSOCIATION AND VENTRICULAR BIGEMINY DUE TO DIGITALIS INTOXICATION., in J Indiana State Med Assoc, vol. 56, Dec 1963, p. 1522, PMID 14088921.
  3. ^ F. Flament, G. Themelin; JP. Dierckx, [Special aspects of digitalis intoxication, auricular fibrillation and flutter]., in Acta Cardiol, vol. 24, nº 5, 1969, pp. 496-504, PMID 5308421.
  4. ^ BL. Agarwal, BV. Agarwal, Atrial fibrillation: a manifestation of digitalis intoxication., in J Assoc Physicians India, vol. 19, nº 10, Oct 1971, pp. 719-24, PMID 5132257.
  5. ^ BL. Chia, Digitalis-induced cardiac arrhythmias., in Angiology, vol. 32, nº 9, Sep 1981, pp. 630-8, PMID 7283201.
  6. ^ A. Ramírez, JM. Galván, [Torsades-de-pointes-type ventricular tachycardia in a patient with digitalis intoxication under chronic treatment with quinine sulfate]., in Med Intensiva, vol. 31, nº 2, Mar 2007, pp. 106-7, PMID 17433191.
  7. ^ C. FISCH, Atrial fibrillation, atrial tachycardia with block and ventricular tachycardia due to digitalis intoxication., in J Indiana State Med Assoc, vol. 53, Oct 1960, pp. 1889-92, PMID 13699788.
  8. ^ W. Grimm, M. Ritter; P. Alter; R. Funck; B. Maisch, Bidirectional ventricular tachycardia due to digitalis intoxication., in Z Kardiol, vol. 94, nº 2, Feb 2005, pp. 79-80, DOI:10.1007/s00392-005-0178-5, PMID 15674736.
  9. ^ R. Slama, P. Coumel; G. Motte, [A case of bi-directional ventricular tachycardia caused by digitalis intoxication]., in Arch Mal Coeur Vaiss, vol. 67, nº 1, Jan 1974, pp. 51-4, PMID 4211200.
  10. ^ OG. WILSON, RE. HALL, Paroxysmal tachycardia with alternating direction of ventricular complexes due to digitalis intoxication; case report., in Ohio Med, vol. 51, nº 12, Dec 1955, p. 1199, PMID 13273012.
  11. ^ GA. RUBEIZ, Paroxysmal atrial tachycardia with block. A manifestation of digitalis intoxication., in J Med Liban, vol. 13, Ott-Dic 1960, pp. 334-43, PMID 13744305.
  12. ^ AA. LUISADA, A. JACONO, A-V block due to digitalis intoxication., in Am J Cardiol, vol. 2, nº 3, Sep 1958, pp. 385-6, PMID 13571177.
  13. ^ T. Hess, T. Zeugin; M. Weiss, [Suicidal digitalis poisoning: considerations concerning treatment strategy with antibodies]., in Schweiz Med Wochenschr, vol. 119, nº 42, Oct 1989, pp. 1466-9, PMID 2814412.
  14. ^ MJ. Bayer, Recognition and management of digitalis intoxication: implications for emergency medicine., in Am J Emerg Med, vol. 9, 2 Suppl 1, Mar 1991, pp. 29-32; discussion 33-4, PMID 1997019.
  15. ^ J. Krappweis, G. Petereit; J. Justus; E. Altmann; W. Kirch, Digitoxin intoxication with lethal outcome., in Eur J Med Res, vol. 1, nº 12, Nov 1996, pp. 551-3, PMID 9438160.
  16. ^ H. Heesen, H. Lahrtz, [Treatment of severe digitalis-intoxication in suicidal attempt (author's transl)]., in Med Klin, vol. 70, nº 18, maggio 1975, pp. 812-6, PMID 1143171.
  17. ^ N. Krivoy, A. Eisenman, [Cholestyramine for digoxin intoxication]., in Harefuah, vol. 128, nº 3, Feb 1995, pp. 145-7, 199, PMID 7759003.
  18. ^ RP. Henderson, CP. Solomon, Use of cholestyramine in the treatment of digoxin intoxication., in Arch Intern Med, vol. 148, nº 3, Mar 1988, pp. 745-6, PMID 3341874.
  19. ^ JH. Caldwell, NJ. Greenberger, Interruption of the enterohepatic circulation of digitoxin by cholestyramine. I. Protection against lethal digitoxin intoxication., in J Clin Invest, vol. 50, nº 12, Dec 1971, pp. 2626-37, DOI:10.1172/JCI106763, PMID 5129314.
  20. ^ P. Taboulet, FJ. Baud; C. Bismuth, Clinical features and management of digitalis poisoning--rationale for immunotherapy., in J Toxicol Clin Toxicol, vol. 31, nº 2, 1993, pp. 247-60, PMID 8492338.
  21. ^ HT. Chi, DZ. Hung; WH. Hu; DY. Yang, Prognostic implications of hyperkalemia in toad toxin intoxication., in Hum Exp Toxicol, vol. 17, nº 6, Jun 1998, pp. 343-6, PMID 9688359.
  22. ^ EK. Chung, Guide to managing digitalis intoxication., in Postgrad Med, vol. 49, nº 2, Feb 1971, pp. 99-101, PMID 5540806.
  23. ^ A. Petrella, [Diagnosis and therapy of arrhythmias due to digitalis intoxication]., in G Clin Med, vol. 54, nº 8, Aug 1973, pp. 500-15, PMID 4779263.
  24. ^ DH. Mathers, JW. Holsinger; VF. Miscia, Current management of digitalis intoxication., in South Med J, vol. 69, nº 8, Aug 1976, pp. 1079-84, PMID 959877.
  25. ^ K. Wang, BL. Goldfarb; FL. Gobel; HG. Richman, Multifocal atrial tachycardia., in Arch Intern Med, vol. 137, nº 2, Feb 1977, pp. 161-4, PMID 836113.
  26. ^ J. Gómez-Arnau, J. Maseda; R. Burgos; J. Cordón; R. Domínguez; A. Criado; F. Avello, Cardiac arrest due to digitalis intoxication with normal serum digoxin levels: effects of hypokalemia., in Drug Intell Clin Pharm, vol. 16, nº 2, Feb 1982, pp. 160-1, PMID 7075468.
  27. ^ A. Keren, D. Tzivoni, Magnesium therapy in ventricular arrhythmias., in Pacing Clin Electrophysiol, vol. 13, nº 7, Jul 1990, pp. 937-45, PMID 1695751.
  28. ^ DM. Roden, Magnesium treatment of ventricular arrhythmias., in Am J Cardiol, vol. 63, nº 14, Apr 1989, pp. 43G-46G, PMID 2650516.
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  35. ^ VL. González Andrés, [Systematic review of the effectiveness and indications of antidigoxin antibodies in the treatment of digitalis intoxication]., in Rev Esp Cardiol, vol. 53, nº 1, Jan 2000, pp. 49-58, PMID 10701323.
  36. ^ MR. Ujhelyi, S. Robert, Pharmacokinetic aspects of digoxin-specific Fab therapy in the management of digitalis toxicity., in Clin Pharmacokinet, vol. 28, nº 6, Jun 1995, pp. 483-93, PMID 7656506.
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